Passione e Tradizione da generazioni
Dai racconti popolari della seconda metà del 1800, in un momento in cui la nostra regione ha vissuto il fenomeno del brigantaggio, leggiamo della locanda “Pallotta” e del brigante Cinicchia. Tal Nazzareno Guglielmi, nato ad Assisi il 30 gennaio1830 era temuto dai ricchi ed amato dai poveri che spesso finiva con l’aiutare (il dotto e patriota fabrianese Oreste Marcoaldi scrive: «Cinicchia è un gentiluomo, ruba almeno danaro a chi ne ha, esponendo la infame sua pelle»). Si sa che Cinicchia non voleva che fossero molestati i poveri e così quando un povero contadino di Vallegloria, presso Spello, fu derubato del suo vomere di aratro da un suo bandito, Cinicchia ordinò di riconsegnargli la refurtiva domandando: «Adesso come lavora quel poveretto e che mangia? ». Così pure a due carabinieri che lo ricercavano, trovandosi insieme presso l’osteria “La Pallotta” di Assisi a bere su due tavoli diversi, pagò il conto e quando i due si alzarono per pagare fu risposto dall’oste: «Già fatto, per voi ha pagato il brigante Cinicchia!».
La tradizione alberghiera della famiglia Rossi inizia da molto lontano. Gina e Argentino, i Nostri nonni inizialmente non avevano pensato di mettersi in gioco, ma Gina già da molti anni prestava servizio nei migliori alberghi della città. Era un tempo in cui boom economico cominciava a farsi sentire e l’attività turistica si sviluppa sempre di più.
Anche Valter, il figlio Nato nel 1949, fin dalla tenera età, svolgeva (per qualche spicciolo di mancia) la mansione di portiere/facchino andando ad accogliere i gruppi di visitatori al parcheggio degli autobus di Porta nuova.
La vecchia trattoria
con Gina e Margherita
Foto di gruppo
indimenticabile esperienza
…dove Margherita…
… sta preparando i suoi piatti migliori:
Strangozzi con salsa di funghi, tagliatelle fatte in casa, gnocchi di patate, coniglio alla cacciatora, torta al testo, piccione alla ghiotta, zuppa inglese e tante altre pietanze cucinate con amore.
E’ speciale – Mistico
La Nostra cucina è…
Casalinga , più qualità degli ingredienti meno complessità di preparazione;
Informata e consapevole, per sapere cosa mangiamo, per conoscere quello che cuciniamo, per apprezzare un piatto o un ingrediente;
-Sana e genuina per prenderci cura della nostra salute, per un’alimentazione che faccia bene al corpo e alla mente;
-Sostenibile dal punto di vista ambientale e dal punto di vista sociale, perché anche l’atto della spesa diventi un atto responsabile;
-Ispirata e ispirante per celebrare il connubio incrollabile tra arte e cucina, tra fornelli e creatività;
-Buona perché ci piace mangiare bene.