7 Maggio 2020
Non vogliamo un futuro standardizzato sulla consegna a domicilio di un menù da asporto o pranzi veloci. Non è la cosa che ci piace fare. La nostra famiglia da sempre cerca di tramandare una cultura della tavola basata sul piacere della condivisione. Il cibo non solo come nutrizione o necessità fisiologica ma come momento di condivisione e piacere. A tavola non si invecchia e vengono prese le più importanti decisioni e le migliori amicizie.
Anche se oggi siamo i più fragili, sentiamo dentro di noi l’energia e la passione necessarie a ripartire quando sarà il momento giusto. Abbiamo fatto di tutto per rendere belli piacevoli e accoglienti i nostri locali. Con l’aiuto dei nostri collaboratori, amici contadini, gli allevatori, i caseifici, il norcino… Vogliamo poter regalare ancora una esperienza rilassata vissuta seduti intorno alla tavola che diventa il centro e momento della condivisione rispettando il cibo, i tempi necessari e il costo che è proporzionato ad assicurare benessere a tutti. Già da prima della crisi dovuta alla nuova pandemia l’intero settore era in difficoltà a causa dell’agroindustria e le logiche di mercato e della grande distribuzione. Ora siamo difronte ad un bivio. Dobbiamo scegliere la direzione da prendere. Noi saremo pronti nel momento giusto.
Accanto a Slow Food